ALESSIO FRANCHINI E IL CIRCOLO DEI BACCANALI

Alessio arriva a creare il progetto Alessio Franchini e il Circolo dei Baccanali, dopo numerosi e diversi progetti. Dopo i primi gruppi adolescenziali, da vita, a 17 anni, al suo primo vero progetto dal nome “Sin-è”: una proposta tributo a Jeff Buckley da solo, chitarra e voce. In quegli anni, Jeff Buckley non era noto come adesso, quindi suonare era veramente difficile. Malgrado ciò, riesce a collezionare un buon numero di concerti in tutta Italia e alcune apparizioni televisive. La prima esperienza compositiva è arriva presto con un nuovo gruppo di musicisti livornesi che permette di sperimentare i primi testi in italiano e iniziare la collaborazione con Alessio Macchia, attuale bassista del Circolo dei Baccanali. Fino a adesso il suond è prettamente rock.

Negli anni 2000, Alessio inizia a far parte dei progetti più importanti. Il primo di questi è i Cyber Circus, band già presente nell’ambito alternative livornese e italiano, con maggiori influenze grunge e contaminazioni elettroniche. Il ruolo nel gruppo è di cantante e seconda chitarra. Con loro arrivano le prime soddisfazioni per la musica inedita e i primi concerti in importanti locali. Con gli stessi musicisti, nasce anche un progetto parallelo dal nome “A Perfect Garden”, gruppo tributo ai Soundgarden. I 4 diventano da subito il tributo ufficiale italiano alla band di seattle e riescono ad esibirsi nei principali locali italiani, tra cui l’ormai storico Rolling Stone di Milano. Adesso c’è il grunge. Pochi anni dopo, Alessio estende ancora a nuovi generi la propria esperienza musicale. Entra infatti a far parte di una compagnia teatrale come voce solista: il Todo Modo Music All. Con questa compagnia scopre il mondo dei musical rock degli anni ’70 (Jesus Christ Superstar, Tommy, Hair…). Questa esperienza non porta Alessio molto al di fuori dei confini della propria città, ma gli consente di vivere alcuni concerti che sono veri e propri bagni di folla. Adesso si mescola quindi anche il musical. In questo periodo, la scrittura di musica inedita è ferma. L’attività live però è fremente. Inizia infatti ancora un nuovo progetto: un duo acustico con Andy Paoli, uno dei più bravi chitarristi della Toscana. In questo progetto Alessio esplora il mondo del blues, dalle forme più ancestrali (Robert Johnson) a quelle più recenti (Gary Moore, Joe Bonamassa).

Da questa collaborazione nasce anche uno spettacolo inedito ideato, prodotto e organizzato dai due: “The Blues Evolution”, la storia di come il blues è nato e di come ha influenzato negli anni gli artisti più noti della musica moderna. Adesso è arrivato prepotente il blues. Il 2007 è un anno di svolta personale e musicale per Alessio. Molte cambiano e arriva il momento di scegliere tra tutte queste strade e esperienze quello che è veramente importante. Il 27 maggio è il primo passo: Alessio prende parte all’organizzazione nella sua città di un tributo a Jeff Buckley, un ritorno alle origini. Questo concerto sarà decisivo. E’ infatti da questa serata che parte l’escalation di eventi che porteranno Alessio a suonare Buckley a Roma, Parigi, Rimini, New York e Amsterdam e a collaborare con artisti di primissimo piano: su tutti la Holland Metropole Orchestra (la più grande orchestra jazz del mondo – 60 elementi ) e Mr. Gary Lucas, uno dei più grandi chitarristi americani viventi nonché co-autore dei brani più noti e apprezzati di Jeff Buckley (grace e Mojo Pin). Ma soprattutto è nel 2007 che diventa nitida la direzione da prendere: è arrivato il momento di tornare a lavorare sulla musica inedita. Ecco che nasce il progetto Alessio Franchini e il Circolo dei Baccanali.

Inizia a pizzicare le 4 corde nel ’94, rapito dall’aria sobria e legante del basso elettrico. Tra alcune scuole locali e lezioni private volte ad indirizzarlo sul binario blues e degli standard jazz, ben presto si divincola dagli schemi continuando ad esercitarsi e a prendere sempre più confidenza con i suoi veri e propri interessi musicali.

Dopo alcuni mesi passati a suonare sporadicamente con alcuni gruppi livornesi, viene chiamato da Simone Lenzi, chitarra ritmica/solista dei Death Cell, gruppo dark-new wave di notevole levatura a livello nazionale, che in quel periodo inizia a sentirsi “stretto” nel suo gruppo storico e vede insieme ad Alessio nuove prospettive e nuovi stimoli.

E’ infatti grazie all’amicizia che li lega e alla ricca esperienza di Simone che nasce il primo progetto importante, che prende il nome di Cora, con Alessio Franceschi alla batteria e Moreno Nencini alla voce, presto sostituito dopo vari provini da Angelo Fagni.

Il mix scatena un’onda musicale dall’aria crossover con timbri metal nelle varie parti strumentali che si susseguono ascoltando i primi brani inediti. Nonostante la carica musicale e la forte creatività indotta da Simone e Alessio Franceschi, tra il ’95 e il ’98 la band trova poche occasioni per esprimersi dal vivo e non riesce a raccogliere ciò che semina di buono in questo triennio.

Tra il ’98 e il ’99 iniziano a manifestarsi alcune divergenze musicali che si fanno via via sempre più intense e difficili da risolvere. Cora resta un progetto solido e ancora duraturo per gli anni successivi alla rinuncia da parte di Alessio di continuare con la band.

Agli inizi del 2000 Alessio inizia a suonare nei Ruskin Arms con Alessio Franchini, Jacopo Goracci ai tamburi e Nicola Marchi chitarra solista. Con i Ruskin Arms Alessio riesce a consolidare e rafforzare il legame di interessi musicali con Alessio Franchini e tramite il suo apporto il sound inizia a trovare un’espressione ancora più originale e personale di quanto fatto fino ad allora. La band riscuote consensi sia per le esibizioni live che per le nuove canzoni, in lingua italiana.

La nascita di interessi diversi di Nicola Marchi e di Jacopo Goracci portano però nel giro di breve tempo alla fine del progetto: anche gli altri due membri, pur restando in stretto rapporto di amicizia, non trovano nei mesi a seguire lo spirito giusto per proseguire il loro percorso musicale.

Trascorsi alcuni anni, mentre Alessio Franchini matura la sua vena artistica con un nuovo progetto di canzoni d’autore, Alessio diventa il suo collaboratore ritmico ideale.

Dal 2009 con Alessio Franchini e il Circolo dei Baccanali trova la sua migliore espressione di identità musicale in perfetta sintonia col resto del gruppo, cantiere di vulcanica creatività musicale.

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