ALESSIO FRANCHINI E IL CIRCOLO DEI BACCANALI

Inizia a pizzicare le 4 corde nel ’94, rapito dall’aria sobria e legante del basso elettrico. Tra alcune scuole locali e lezioni private volte ad indirizzarlo sul binario blues e degli standard jazz, ben presto si divincola dagli schemi continuando ad esercitarsi e a prendere sempre più confidenza con i suoi veri e propri interessi musicali.

Dopo alcuni mesi passati a suonare sporadicamente con alcuni gruppi livornesi, viene chiamato da Simone Lenzi, chitarra ritmica/solista dei Death Cell, gruppo dark-new wave di notevole levatura a livello nazionale, che in quel periodo inizia a sentirsi “stretto” nel suo gruppo storico e vede insieme ad Alessio nuove prospettive e nuovi stimoli.

E’ infatti grazie all’amicizia che li lega e alla ricca esperienza di Simone che nasce il primo progetto importante, che prende il nome di Cora, con Alessio Franceschi alla batteria e Moreno Nencini alla voce, presto sostituito dopo vari provini da Angelo Fagni.

Il mix scatena un’onda musicale dall’aria crossover con timbri metal nelle varie parti strumentali che si susseguono ascoltando i primi brani inediti. Nonostante la carica musicale e la forte creatività indotta da Simone e Alessio Franceschi, tra il ’95 e il ’98 la band trova poche occasioni per esprimersi dal vivo e non riesce a raccogliere ciò che semina di buono in questo triennio.

Tra il ’98 e il ’99 iniziano a manifestarsi alcune divergenze musicali che si fanno via via sempre più intense e difficili da risolvere. Cora resta un progetto solido e ancora duraturo per gli anni successivi alla rinuncia da parte di Alessio di continuare con la band.

Agli inizi del 2000 Alessio inizia a suonare nei Ruskin Arms con Alessio Franchini, Jacopo Goracci ai tamburi e Nicola Marchi chitarra solista. Con i Ruskin Arms Alessio riesce a consolidare e rafforzare il legame di interessi musicali con Alessio Franchini e tramite il suo apporto il sound inizia a trovare un’espressione ancora più originale e personale di quanto fatto fino ad allora. La band riscuote consensi sia per le esibizioni live che per le nuove canzoni, in lingua italiana.

La nascita di interessi diversi di Nicola Marchi e di Jacopo Goracci portano però nel giro di breve tempo alla fine del progetto: anche gli altri due membri, pur restando in stretto rapporto di amicizia, non trovano nei mesi a seguire lo spirito giusto per proseguire il loro percorso musicale.

Trascorsi alcuni anni, mentre Alessio Franchini matura la sua vena artistica con un nuovo progetto di canzoni d’autore, Alessio diventa il suo collaboratore ritmico ideale.

Dal 2009 con Alessio Franchini e il Circolo dei Baccanali trova la sua migliore espressione di identità musicale in perfetta sintonia col resto del gruppo, cantiere di vulcanica creatività musicale.

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