ALESSIO FRANCHINI E IL CIRCOLO DEI BACCANALI

Siamo rientrati dallo SPONZ17: descriverlo è praticamente impossibile.

Si può capire solo vivendolo.

Mentre mi portavano a Calitri i ragazzi dello staff mi hanno detto “vedrai, ci lascerai il cuore”.

Ed è stato proprio così!

E’ stato emozionante, coinvolgente, magico, inaspettato, vivo, caldo, sincero, carico, bello, nuovo, appassionato, commuovente, pieno di riverberi di colori ombre e luci, pieno di persone speciali. Suonare all’alba è stato davvero indescrivibile. Abbiamo passato ore al buio nella magia del pieno silenzio della notte. Abbiamo visto arrivare alle 3:00 i primi a prendere posto. Abbiamo visto alle 5:30 Borgo Castello stracolmo di gente, persone in ogni piccolo anfratto, addirittura tra di noi dietro al palco.

Abbiamo iniziato al buio con “Un solo respiro al suo fianco”, abbiamo accompagnato i primi bagliori del giorno con “Hallelujah”, abbiamo dato, come da tradizione Sponz, il benvenuto a uno spendido giorno di grazia con “Grace” e abbiamo concluso con la nostra “Tentativinerti” abbagliati dalla piena luce del sole! Magia pura! Prima del souncheck, uno dei capi dell’organizzazione ci ha detto quanto fossero importanti per loro i concerti all’alba e che il nostro, per di più, rappresentava la chiusura di tutto il festival di Vinicio Capossela. Contavano su di noi. Alla fine tutto è stato perfetto. Sono venute a salutarci molte persone emozionate comprese quelle stesse persone dello staff, entusiasti.

Tra loro è emerso Vinicio Capossela, venuto a sentirci con una sola ora di sonno addosso. Sentirsi dire “Grazie, è stato magico. Una chiusura che ci ricorderemo per molti anni” è stata la soddisfazione più grande che avessimo mai potuto chiedere. Un infinito grazie va quindi a tutti coloro che erano presenti al nostro concerto, a tutto lo staff dello sponz (perfetti!), a Franco Bassi e all'immenso Vinicio Capossela.

Non ce lo dimenticheremo mai.

Foto di Tosca Simonti

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